La Grotta delle Capre
Queste cose non vorremmo vederle più
Ad inizio estate 2020 avevamo denunciato il cancello posto sul sentiero della grotta delle capre. Il cancello impedisce l’accesso alla piccola scogliera antistante la stessa. Forse l’unica senza scogli irti e quindi molto frequentata.
Contemporaneamente segnalammo che i bagnanti per passare scavalcavano l’inferriata, oppure scalavano uno scoglio pericoloso.
In pieno agosto ci è pervenuto un filmato da cui abbiamo estratto delle immagini che mostrano una situazione allarmante.
Persone che scavalcano pericolosamente l’inferriata laterale a ventaglio ad una certa altezza da terra.
Inoltre, come si vede, le persone che già hanno scavalcato sono un bel po’.
Il video a destra (clicca immagine per vedere) , che abbiamo oscurato per coprire i volti, mostra quello che accade in meno di un minuto di un qualunque giorno d’estate. Inoltre sulla scogliera sottostante la grotta si vedono decine di persone, tra cui bambini, anch’essi che hanno scavalcato con la stessa “tecnica”.
Pazzi e incoscienti questi bagnanti, ma siamo sicuri che qualcuno non sia corresponsabile non avendo previsto una tale situazione?
O comunque non faccia nulla per gestire la cosa?
Ad inizio stagione da quelle parti cadde una signora, è stata chiarita la causa dell’incidente?
Abbiamo denunciato la situazione di pericolo e questo modo di gestire il patrimonio, troppo spesso interpretato come: chiudere, vietare, privatizzare.
Le foto della Grotta delle Capre sono un esempio di “eccellenza” di “gestione” del patrimonio.
Chiudere un sentiero che dà accesso ad una delle poche scogliere fruibili del promontorio. L’unica con parcheggio libero perché su parco comunale; l’unica con una piazzola di scogli frequentabile.
È stato il “colpo di genio” dell’inverno 2019-2020.
A nostro avviso, atto perdurante di cieca gestione del patrimonio.
Dopo la nostra denuncia , la situazione è rimasta la stessa, persone che scavalcavano, incoscienti, ma ignare del pericolo.
Concordiamo con l’esigenza di proteggere la grotta, ma in questo modo si rischia di creare danni peggiori.
Anche perché, mancando cartelli, avvisi e controllo, riteniamo possa essere responsabile di eventuali incidenti.
Chiediamo all’amministrazione di gestire adeguatamente questa situazione che essa stessa ha determinato.
Ci chiediamo: un’altra soluzione per proteggere la grotta e non chiudere la scogliera non c’è?
Abbiamo tutto l’inverno per prendere provvedimenti che evitino le cose viste.