La chiesa dell’Immacolata nasce per volere di Italo Gemini, sindaco negli anni ’50 di San Felice Circeo. Egli affidò la costruzione dell’edificio all’arch. Clemente Busiri Vici su un terreno ai piedi del Monte Morrone, donato da Carlo Selbmann alle Suore Benedettine di Priscilla. Al fratello scultore, Angelo, commissionò la costruzione di due statue marmoree della Madonna Immacolata, una da conservare in chiesa e l’altra da porre sul monte Morrone, alle spalle della chiesa, per proteggere i sanfeliciani, i marinai e tutti coloro che a Lei si affidano. Così, l’ 8 dicembre 1953, festa dell’immacolata, il cav. Carlo Selbmann, alla presenza dell’Onorevole G. Andreotti, del Comm. Italo Gemini e di mons. G. Belvederi, fondatore delle Suore Benedettine di Priscilla, firmava con la Madre Priora delle Suore, l’atto di donazione del terreno. Lo stesso giorno sua Ecc. mons. Pizzoni, benediva e posava la prima pietra della nuova Casa del Signore, ai piedi del Promontorio del Circeo. La Chiesa, con annessa la casa delle Suore, fu costruita in tempi brevissimi, circa sei mesi. Il 19 giugno 1954 venne posta sul monte Morrone la statua di Maria Immacolata, mentre il giorno dopo, attorniato da numerose compagnie religiose con stendardi e con la Madonna Pellegrina di S.M. della Sorresca (Maris Stella), sua Ecc. Mons. Pizzoni, varcava la soglia e e benediva mura e fondamenta della nuova casa. Nel pomeriggio venivano a visitare la chiesa le autorità civili e e religiose: l’onorevole G. Andreotti e il comm. Italo Gemini con il Sindaco di San Felice, Guido de Santis. Il Card. Borgongini Duca ha celebrato la prima messa nel tempio, affollato di fedeli di ogni ceto sociale. Nasceva così una importante chiesa per la comunità di San Felice Circeo, un luogo di incontro, di scambio culturale, di pace e di preghiera, una chiesa sempre aperta e al servizio della comunità. La costruzione è un esempio di Architettura Mediterranea, caratterizzata da forme morbide, murature in calce bianca e infissi dal colore “Verde Busiri”; unica chiesa a pianta circolare nel territorio circostante. L’importanza di tale chiesa è dunque sia dal punto di vista storico-artistico sia culturale ed affettivo per la popolazione di San Felice Circeo: moltissimi sono i sanfeliciani che vi si sono sposati, battezzati, che hanno fatto comunione e cresima. E moltissimi i turisti che, nel periodo estivo, la frequentano abitualmente. Anche per questi motivi la Chiesa dell’Immacolata fa ormai parte del patrimonio di San Felice Circeo ed è un punto di riferimento per tutta la popolazione. 

 

  È probabilmente inutile ribadire l’importanza di tale chiesa,  dal punto di vista culturale ed affettivo per la popolazione di San Felice Circeo, sia storico-artistico essendo stata realizzata dall’arch.Clemente Busiri-Vici La costruzione è un  esempio di Architettura Mediterranea, caratterizzata da forme morbide, murature in calce bianca e infissi dal colore “Verde Busiri”; unica chiesa a pianta circolare nel territorio circostante.

  Fu realizzata da operai tutti sanfeliciani, per volere di Italo Gemini, con il benestare dell’On. Giulio Andreotti che partecipò all’inaugurazione. 

 

Il fortino Chiesa immacolata Circeo
Il fortino Chiesa immacolata Circeo

 E moltissimi sono i sanfeliciani che vi si sono sposati, battezzati, fatto comunione e cresima, che partecipavano abitualmente alle messe, accompagnate nelle feste da un coro stabile da oltre 30 anni. ANCHE PER QUESTI MOTIVI LA CHIESA DELL’IMMACOLATA FA ORMAI PARTE DEL PATRIMONIO DI SAN FELICE CIRCEO ED È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTA LA POPOLAZIONE. 

 

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