Anche questa iniziativa è in linea con il primo punto delle finalità dello statuto della nostra associazione:

Individuare ed analizzare le problematiche legate al corretto uso del territorio e del suo patrimonio, sensibilizzando su ciò la collettività, le Autorità, gli Enti competenti, le forze politiche.  Quindi il primo obiettivo è l’informazione ai cittadini.

 Comunichiamo che a seguito di segnalazioni di cittadini tra cui genitori, un nonno e un video che ci chiedevano di informaci sui lavori in corso al porto turistico e che consistevano in un trasbordo diretto di sabbia dal porto all’esterno, in prossimità della “spiaggetta del Porto”,

lunedì 14 giugno abbiamo

ESPOSTO

la situazione raffigurata nella foto, alle autorità competenti : Comune per delega da Regione Lazio, Capitaneria di Porto e ARPA LAZIO.

CHIEDENDO SEMPLICEMENTE

se le attività siano dotate delle necessarie autorizzazioni e siano compatibili alle attuali innumerevoli normative in merito.

Chiedendo inoltre

  1. se i lavori godano di Autorizzazione da parte dell”autorità titolare delle funzioni in materia di demanio marittimo (Artt. 28-55 del codice della navigazione).
  2. se sia stata eseguita analisi da parte dall’ARPA Lazio  (e/o dagli altri Organi deputati alla cura ed alla salvaguardia dell’Ambiente e della vita umana!!) 
  3. se siano stati accertate le caratteristiche  dei  “materiali”  finora  trasbordati ovvero  se trattasi  di  “fanghi” contaminanti   e  quindi  in grado di inquinare o se questi possano rientrare o meno tra gli inerti neutri previsti dalla legge;

 A partire dalla data del 14/06/2021  le attività  di trasbordo in oggetto,  risultano ferme.

Il giorno 17/06/2021  con l’ausilio di un camion, è stata rimossa  dal porto la draga che era operativa.

Restiamo in attesa di capire quale sia l’esatta situazione e comunque attendiamo esiti dalle autorità a cui ci siamo rivolti.

Non sta a noi , in questa sede, commentare ulteriormente la vicenda.

 

Estratto da esposto avente per oggetto : attività di dragaggio all’interno del porto turistico di San felice Circeo.

indirizzato a:

CAPITANERIA DI PORTO

 Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina

Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto

Al sig. Sindaco del  Comune di San Felice  Circeo ,

ARPA LAZIO

PREMESSO che (doverosa informazione ai cittadini)

  • Le operazioni di dragaggio dei sedimenti, applicate in passato al solo fine di mantenere o garantire la corretta funzionalità operativa dei porti, hanno inoltre recentemente assunto, a causa della possibile contaminazione di natura organica ed inorganica dei materiali dragati, la connotazione aggiuntiva di interventi di risanamento ambientale. La movimentazione dei sedimenti è così diventata un intervento specifico, atto non solo al mantenimento di idonee condizioni per la funzionalità del porto, ma anche a garantire il mantenimento di adeguati standard di qualità dell”ambiente acquatico. Quindi a fronte di una necessità economica e strutturale, il gestore del porto che stia progettando un’attività di dragaggio non può ignorare i vincoli derivanti dalla tutela della fascia costiera e dell”ambiente marino e della salute
  • La destinazione dei materiali di dragaggio e i trattamenti a cui possono essere sottoposti sono definiti dalla presenza o meno di contaminanti, dalla quantità e dalla natura degli stessi. Gli ingenti quantitativi di fanghi dragati possono presentare, infatti, livelli di contaminazione, che precludono l‟immersione diretta in mare e necessitano di essere sottoposti a regolamentate procedure che riguardano la movimentazione, il trattamento, il recupero o lo smaltimento. I materiali prodotti dalle operazioni di scavo, una volta estratti, costituiscono infatti generalmente, in base alla normativa vigente, un rifiuto contraddistinto da un codice CER.

si ESPONE che

  • All’interno del porto turistico di San felice Circeo da giorni sono in corso dei lavori di dragaggio presumibilmente per il  mantenimento o per l’utile conservazione della profondità per la navigazione;
  • Le foto allegate mostrano dall’alto e nel dettaglio, l’area interessata all’azione di dragaggio, inerente l’imbocco del porto ed anche il lato del molo di ponente (molo maggiore);
  • le operazioni di travaso sono effettuate dall’interno direttamente all’esterno del porto, in corrispondenza  della struttura portuale che confina con una piccola spiaggia demaniale dedita al libero uso pubblico per la balneazione;
  • non è dato sapere se per consentire il trasbordo siano state rilasciate autorizzazioni ad operare sulla struttura portuale , nonché eventualmente a modificarla.

 Poiché

Non è dato di sapere se le attività siano dotate delle necessarie autorizzazioni e siano compatibili alle attuali normative , tra cui si citano:

  1. Codice della navigazione: Artt. 28-55
  2. Regolamento di attuazione del codice della navigazione per la navigazione marittima: 5-58.
  3. Lgs. 31 maggio 1998 n. 112. Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59. Art.105 e 106.
  4. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 (c.amb.): Artt. 73-75; 83-90; 109; 185 comma 3.
  5. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112. Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59. Art. 70.
  6. 9 dicembre 1998 n. 426 Nuovi interventi in campo ambientale. Art. 1.
  7. DM 18 settembre 2001 n. 468 Regolamento recante: «Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale». 
  8. 28 gennaio 1994 n. 84. Riordino della legislazione in materia portuale. Art. 5, commi da 11bis a 11sexies.
  9. 31 luglio 2002 n. 179. Disposizioni in materia ambientale. Art. 21.
  10. DM 24 gennaio 1996: Direttive inerenti le attività istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni di cui all’Art. 11 della legge 10 maggio 1976, n. 319, e successive modifiche ed integrazioni, relative allo scarico nelle acque del mare o in ambienti ad esso contigui, di materiali provenienti da escavo di fondali di ambienti marini o salmastri o di terreni litoranei emersi, nonché da ogni altra movimentazione di sedimenti in ambiente marino. (vigente in attesa dell”approvazione del DM previsto dall”Art. 109, c.amb.).

 Ne è dato di sapere :

  •  se i lavori godano di Autorizzazione da parte dell”autorità titolare delle funzioni in materia di demanio marittimo (Artt. 28-55 del codice della navigazione).
  • se sia stata eseguita analisi da parte dall’ARPA Lazio (e/o dagli altri Organi deputati alla cura ed alla salvaguardia dell’Ambiente e della vita umana!!) 
  • se siano stati accertate le caratteristiche dei  “materiali”  finora  trasbordati ovvero  se trattasi  di  “fanghi” contaminanti   e  quindi  in grado di inquinare o se questi possano rientrare o meno tra gli inerti neutri previsti dalla legge;

 tutto ciò premesso, si segnala

Quanto sopra è esposto, affinchè  gli organi  di indirizzo valutino ogni utile azione per gli aspetti  di competenza al fine di verificare eventuali situazioni non legittime, adottando gli eventuali provvedimenti conseguenziali.