L’amico e ospite che deve rientrare a Roma con il bus Cotral chiede: “ è capolinea o una fermata? Cosi mi regolo con l’orario”.
“Capolinea!! andiamo prima così ti siedi” la risposta.
Quando arriviamo al capolinea lui scoppia a ridere. “e questo sarebbe il capolinea?”
In effetti a guardarlo bene il capolinea bus del nostro paese è a dir poco indecente.
Una tettoia mezza divelta ed arrugginita che d’inverno è esposta alle intemperie ed ai venti di mare e di terra. D’estate sotto il sole offre ben poco riparo. Non parliamo delle panchine. È normale vedere persone sedute sui gradini del marciapiede.
Oltre all’aspetto funzionale , che lascia molto a desiderare , non è molto dignitosa, tenendo conto che è il punto di arrivo di persone da fuori (un biglietto da visita).
Anche a livello di immagine, il nostro paese non ci fa una bella figura.
Non raffrontabili minimamente con quelle di Sabaudia, di semplice legno e rivestite di pannelli anti pioggia e vento. Funzionali e più eleganti.
Non pensiamo soltanto a mega opere pubbliche milionarie (in alcuni casi di dubbia utilità) , biblioteche itineranti (???), cemento green e panchine rosse ecosostenibili sul lungomare.
Forse questa sarebbe un’opera pubblica veramente urgente .
Questa non è una critica , ma un suggerimento.