Avere senso civico significa essere a conoscenza del fatto che facciamo parte di una comunità, di essere in stretta correlazione con altri esseri umani e in qualche modo anche dipendere da loro.

 

Per questo, avere senso civico significa rispettare gli altri, il gruppo, la comunità e sentirci parte integrante, sentire il senso di responsabilità oltre che di appartenenza.

 Nel 1958 fu introdotto nella scuola l’insegnamento dell’educazione civica, per sole due ore mensili, non c’era valutazione, non era una materia vera e propria, erano due sole ore affidate al buon senso del professore di storia.

 In qualche modo si rinforzava la formazione dei giovani in quanto cittadini. Due sole ore al mese … ma almeno c’erano!

In cambio sono moltiplicate le regole e le sanzioni, nella convinzione che la strada necessaria sia quella di punire i contravventori anziché “rispolverare” il senso civico in ognuno.
Il senso civico è di nuovo insegnato a scuola , ma dovrebbe essere appreso principalmente in famiglia, e in altri ambienti aggreganti e socializzanti, senza bisogno di regole o restrizioni.

 

Senso civico è rispetto delle regole in generale, della Costituzione, è soprattutto sentirsi solidali nel rispetto dell’ambiente e della natura così come nei confronti di chi ha bisogno d’aiuto.

 Avere senso civico non è soltanto rispettare regole, ma rispettare sé stessi, gli altri e l’ambiente in cui viviamo, a tutto tondo. Il senso civico non si manifesta alzandosi in piedi all’ascolto dell’inno nazionale ma RISPETTANDO “LA COSA PUBBLICA”, PERCHÉ CHI ARRIVA DOPO DI NOI POSSA FARNE USO ALLO STESSO MODO E CON LO STESSO DECORO.

 “Il senso civico è nei dettagli” L. Einaudi

 Come può un cittadino avere cura e rispetto della proprietà pubblica quando il rispetto viene meno proprio a chi rappresenta i cittadini stessi?

 Se tutti avessimo cura delle cose pubbliche, ci sarebbe anche un risparmio per gli enti locali e forse le tasse sarebbero inferiori.

 Ha senso civico chi partecipa ad attività sociali e solidali con il solo scopo di farne parte e per il piacere di farlo.

 . Il “Senso Civico” è sì il rispetto delle regole in generale, della Costituzione, della morale collettiva, ma non solo! Avere “Senso Civico” non significa limitarsi al rispetto di regole imposte; vuol dire anche e soprattutto SENTIRSI SOLIDALI NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE E DELLA NATURA, COSÌ COME NEI CONFRONTI DELL’ALTRO, in particolar modo nell’essere disponibili al sostegno di ogni Persona che necessita di aiuto, a tutto tondo.

 Un altro aspetto è la consapevolezza del fatto che facciamo parte di una Comunità Viva, quindi bisogna “esistere” in stretta relazione con altri esseri umani e in qualche modo restare interdipendenti da loro.

 Per questo motivo possedere questo senso denota il rispetto per il prossimo, il gruppo, la comunità; altresì implica il sentirsi parte integrante, l’avvertire un senso di responsabilità oltre che di appartenenza. Da qui si arriva al concetto che “IL “SENSO CIVICO” CREA CITTADINI”.

 Se tutti avessimo cura delle proprietà pubbliche, ci sarebbe anche un risparmio per gli Enti Locali e presumibilmente le tasse sarebbero inferiori o, forse, ci sarebbero servizi al cittadino ancor più efficienti ed esaustivi.

 “Senso Civico” significa anche rifiutare il “sistema clientelare”, promuovere e partecipare ad attività sociali e solidali con il solo scopo di farne parte e per il piacere di farlo; indica l’amore per questa terra, per la gente che popola ogni angolo del mondo; si palesa con il sorridere al vicino, come al passante sconosciuto che si incontra sulla via verso casa.

 Il “Senso Civico” dipende da NOI: la società, il futuro, il domani, tutto dipende dal nostro impegno oggi!

 Queste bellissime definizioni di “Senso Civico” sono estrapolate con alcune nostre integrazioni da un articolo di Massimiliano Ricelli.

 Esse hanno sempre supportato il progetto della nostra associazione.

 Ci  furono trasmesse (viversi anni fa) da un nostro socio che non menzioniamo, perché schivo, è il socio N°35, che ringraziamo pubblicamente.

 LE PUBBLICHIAMO PERCHÉ RITENIAMO CHE ESSE SIA ATTUALISSIME.