Disgraziati
Queste cose non vorremmo vederle più
Sulle scogliere di Quarto Caldo esistono muri e sbarramenti in cemento che da decenni impediscono la fruibilità del mare.
Strutture recenti e del passato, ma che resistono agli eventi naturali.
Ma su alcune strutture, a nostro avviso, più che gli eventi naturali, si accaniscono martelli pneumatici.
È questo, secondo noi, il caso della scala di accesso alla discesa nota come Concessione o Rinascente.
Il nome originario Concessione deriva dalla presenza negli anni 60 di concessioni demaniali private.
I titolari di concessioni, spesso arroganti e prepotenti erano definiti dai primi frequentatori dell’epoca “concessionari”.
Eliminate le concessioni private, e rase al suole le recinzioni, tutti hanno fruito di questo luogo.
Uno dei più comodi e fruibili (vedi foto).
Ricordiamo che da Torre Fico a Punta Rossa sono censiti solo 4 accessi comunali al mare:
• parco della Grotta del capre (la cui scogliera sottostante è chiusa con “geniale” cancello Comunale)
• parco del Faro
• Concessione ora Rinascente (su cui da anni chiedevamo interventi)
• Discesa tra proprietà Ballesio e proprietà Magnani (da decenni impraticabile).


Queste aree comunali sono in totale stato di abbandono ed assenza di qualunque tipo di manutenzione ordinaria.
C’era stata segnalato il crollo dell’unica via di accesso praticabile con comodità e sicurezza.
Si è pensato ad eventi naturali ed al trascorrere del tempo, ma analizzando le foto che si allegano è evidente che il crollo sia opera di un martello pneumatico.
Mostriamo l’immagine della struttura ad arco in cemento armato che fungeva da volta poggiandosi su un robusta scala di roccia e cemento (anche essa distrutta).
Come si evince dalla vista dal mare, il punto crollato era ben protetto dalla scogliera antistante.


A terra è evidente che la volta in cemento armato non poteva crollare in quel modo, ovvero in tutta la sua interezza.
Evidenziamo a destra una scala di accesso da un proprietà privata in perfetto stato di conservazione (forse perché manutenute).
Se così fosse dobbiamo dedurre che opere murarie con mezzi rumorosi in Via Grotta delle Capre sono indisturbati.
Le foto si commentano da sole, ma una domanda ce la poniamo, per quanto premesso, trattandosi di bene a tutto titolo di proprietà comunale, cosa intende fare la nostra Amministrazione per ripristinare la fruibilità di questo luogo?
Oppure dobbiamo intendere che la manutenzione ordinaria del nostro patrimonio debba riguardare esclusivamente beni quali l’impianto di illuminazione della fonte di Lucullo, recentemente oggetto della solita autocelebrazione della nostra amministrazione?


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